Manifesto Generazione X

Copio e incollo così come mi è arrivata.

cigar store

Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna,
non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il
referendum per l’aborto e la nostra memoria storica comincia coi
Mondiali di Italia ’90. Per non aver vissuto direttamente il ’68 ci
dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di
quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori
e discendenti.

Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci
sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto,
nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto
tutto, e nessuno glielo dice.

Siamo l’ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a
saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo
stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere
andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a
colori.

Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di
elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu
con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da
ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni. E il bomber?Le
All star? Le superga?Le clarks?

Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non
Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a
fare la Maturità in sessantesimi e ad iscriversi alle lauree
qaudriennali (quelle che valgono veramente) e a finirle in sei. Alcuni sono
anche i pionieri del 3+2…

Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci
Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills
(ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto
per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo
riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina
D’Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una
generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Cresciuti col mito di Van Basten e che hanno visto San Siro cambiare per
Italia’90.

Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e
quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre
fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto
nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che
cos’è il terrorismo,
abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni
improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più
giovani vittime di Cernobyl.

Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque
altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che
internet sarebbe stato un mondo libero. Abbiamo visto prima di
chiunque altro il compact disc, detto anche cd room ora semplice cd. Gli
ultimi ad aver usato e posseduto un mangianastri.

Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnai o-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud
Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik
Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo
emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell’Arca Perduta.

Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba
Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le
caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal
Ball (“con Crystal Ball ci puoi giocare…”), delle sorprese del
Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i
Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l’Incredibile
Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me
Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa
di Barbie di cartone ma con l’ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.

La generazione che non ricorda l’Italia Mondiale ’82, e che ci viene
un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l’Italia di
quest’anno è la favorita…

L’ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il
portapacchi della macchina all’inverosimile per andare in vacanza 15
giorni. L’ultima generazione degli spinelli, delle canne…

Guardandoci indietro è difficile credere che
siamo ancora vivi:viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e
senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore. Non avevamo porte con
protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in
bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le
altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.

Non c’erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e
quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli
spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!

Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite
uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere
e nessuno si è mai infettato.

Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali
televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce
la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su
di tutto; bevevamo l’acqua direttamente dalle fontane dei parchi,
acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si
intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al
gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat
dicendo :) :D :P

Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e
abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.

In quanti vi riconoscete in questo?

13 pensieri su “Manifesto Generazione X

  1. “Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto
    nessun avvenimento storico”. questo è il vero punto fondamentale. Che sfigati he siamo! Per non parlare del fatto che siamo la generazione che si è beccata in pieno il contagio da HIV e la psicosi da AIDS…

  2. In tutto, tranne che un paio di partite e la finale dei mondiali ’82 me la ricordo!!!

  3. Pingback: dLog - Davide Dellacasa in Blog

  4. SIAMO UNA GENERAZIONE DI FENOMENI!!!!…..siamo sopravvissuti al 68 (trasmessoci dalla cultura nazionalpopolazire), agli anni di piombo (che se ne parla ancora adesso…ma trasformati in una sorta di leggenda…gli americani hanno il vietnam noi gli anni di piombo per intenderci!), siamo sopravvissuti agli anni 80, ai paninari, ai metallari, ai dark, ai punk…siamo stati i primi a guardare i cartoni animati incensurati (georgie – candy candy – lady oscar)…siamo stati bambini prima del moige, della fascia protetta, dei bollini bolloni bollette rosse, siamo stati bambini soprattutto…senza psicologi, sociologi, tuttologi che dicessero alle nostre mamme come dovevano educarci, nutrirci, vestirci, a quale reality iscriverci (manca poco!) siamo stati bambini punto.

  5. Tutto ok, solo un paio di precisazioni (visto che siamo anche una generazione di rompicoglioni :D):
    1) Le Big Babol si chiamavano proprio “Big Babol”, italianizzato
    2) L’Italia di quest’anno non sarà stata favorita, ma i 30 euro che ho intescato nella bisca clandestina organizzata con i colleghi stanno lì a dimostrare che io… L’AVEVO DETTO :)

    ciao.
    Matteo

  6. Pingback: Transformers Blog.it » Blog Archive » I Transformers sono tra noi

  7. Pingback: dLog - Davide Dellacasa in Blog

  8. Pingback: diggita.it

  9. Ho 25 anni e mi ci riconosco molto…ginocchia sbucciate dalle giocate a calcio sulla terra e dalle cadute in bici, i fiori gialli di campagna succhiati dal gambo, bomboloni in testa x le cadute dagli scivoli..io sono vivo

  10. questo manifesto è superficiale e orribile. Io sono dell’87 e probabilmente non faccio parte della vosta generazione…ma penso che un vero manifesto che parli di una intera generazione (e quindi degli ideali, delle paure e incertezze) non si possa basare sui che tipo di cartoni animati guardavate, o che tipo di gioco facevate da bambini o addirittura paragonare avvenimenti storici che hanno cambiato la società con i MONDIALI DEL 90!Bè ecco perchè vi chiamano generazione x!!!Siete senza ideali senza personalità e lo si vede da questo manifesto…molti addirittura si identificano in questo!!!Facendo capire a tutto il mondo che siete conformisti e che siete orgogliosi di far parte della generazione più inutile della storia…chi ha un po di cervello si distaccasse da questa “idea di massa” e faccia capire che è diverso (Di certo anche noi dell’81 in poi non ci differenziamo di molto da da voi…ma di certo non mi conformo con i miei coetanei). Secondo voi su questo si basa il vosto “essere” una generazione?…io mi vergognerei….

I commenti sono chiusi.